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Io, Spotify e il Ciclismo.
New Adventures in Hi Fi.
Sto ascoltando molta musica in questo periodo.
Il che significa, lo sapete, che sto scrivendo un nuovo libro.
Non entro ora nel dettaglio, lo so che siete curiosi, ma non vi dico al momento nulla di più, nemmeno data di uscita. Sono cattivo.
Vi basti sapere che mi sono invaghito di un sacco di nuovi (e vecchi) gruppi. Materiale prezioso per le orecchie, che mi sento di condividere qui con voi. Tra una Tirreno-Adriatico e una Milano-Sanremo che incombe, tra una edizione in tedesco de “Il carattere del ciclista” e una nuova avventura tutta italiana.
Sta insomma arrivando la primavera e con essa il ciclismo e la voglia di scrivere.
Aperta parentesi: Strade Bianche.
Faccio un piccolo inciso tra le schitarrate di cui sopra.
Non so voi, ma io ho ancora negli occhi le incredibili immagini della Strade Bianche di sabato scorso. Una Roubaix bagnata dal Chianti e cosparsa di argilla. Uno spettacolo elettrizzante che ha fatto benissimo non solo al ciclismo, ma anche alla televisione in generale credo. Riuscendo a mettersi in contatto, magari anche solo di striscio, con persone che normalmente non seguono il popolo pedalante. Ricordo quando la gente si fermava per vedere Alberto Tomba e i suoi slalom pazzi, era l’occasione, anche per i non appassionati, di scoprire uno sport che normalmente non si considerava nemmeno per sbaglio. Stessa cosa, credo, sia avvenuta sabato scorso in quel di Siena.
Il tutto grazie, ancora una volta – mia piccola ossessione personale – ai luoghi. Senza questi posti, senza quelle condizioni meteorologiche avverse che si abbattevano inclementi sulle colline e gli sterrati, non avremmo avuto uno spettacolo del genere. Mozzafiato come poche altre volte. I ciclisti passavano in secondo piano, la scena se la guadagnava lui, il paesaggio. Un palcoscenico naturale straordinario, il Chianti senese, capace di stralunarci gli occhi per giorni. Dite la verità: a chi non è venuta voglia,appena terminata la corsa, di correre in cantina a rispolverare la vecchia Saltafoss e di correre ad infangarsi?
Chiusa parentesi: io, Spotify e il ciclismo.
Ma torniamo alla musica.
Quando si vedono scene come quelle di sabato scorso, quando si assiste alla furia meravigliosa degli elementi sul paesaggio e sugli atleti, la prima cosa cui capita di pensare – almeno a me – è: quale colonna sonora?
Stessa cosa quando scrivo, l’ho già detto: devo ascoltare musica. Ho necessità, quasi fisiologica, di lasciarmi trasportare da ritmiche oniriche, da fraseggi capaci di portarmi lontano e raccontarmi storie nascoste.
Senza, è foglio bianco.
Così, come per i precedenti (ma questa volta un po’ di più), anche il prossimo libro è stato ispirato da una playlist. Cullato da una colonna sonora tutta sua.
Quasi, mentre ne rileggo i pezzi (non l’ho ancora ultimato, devo dirvi la verità), mi pare di vedere assieme alle bici e ai ciclisti, anche chitarre, batterie, basso, tromba, archi e persino sax contralto.
Leggendo l’indice, vi sembrerà di aver comprato un LP forse, e non un oggetto di carta e inchiostro da sfogliare.
Pensando di farvi cosa gradita allora, vi lascio, di seguito, la musica che sto ascoltando mentre lo scrivo. Benzina per l’anima.
Consiglio: leggetela prima di pigiare play.
In fondo trovate il link diretto a Spotify.
- Love My Way – The Psychedelic Furs
- Magazine – Acoustic – Editors
- Atlantic City – Bruce Springsteen
- Fuzzy – Grant Lee Buffalo
- Gilde – The Dream Syndicate
- Go! – Public Service Broadcasting
- The Bones of You – Elbow
- Beehive – Mark Lanegan
- The Killing Moon – Echo & the Bunnymen
- Throwing Pennies – Lau
- Déjà Vu – Roger Waters
- Holy Mountain – Noel Gallagher’s High Flying Byrds
- In Every Dream Home a Heartache – Roxy Music
- Head Down – Soundgarden
- Nature Boy – Nick Cave & the Bad Seeds
- Sugar – Editors
- Gravity Rules – 5 Billion in Diamonds
- Magic Arrow – Timber Timbre
- Sonate No. 23 in F Minor, Op. 57 – Ludwig van Beethoven
- Hunger Strike – Temple Of the Dog
- By The Ports Of Europe – Benjamin Clementine
- Night Drive – Silencio
- The Wolf – Eddie Vedder
- The Man Comes Around – Johnny Cash
- Apocalypse – Cigarettes After Sex
- Long Shadow – Twin Limb
- Words – Neil Young
- The Killing Moon – Pavement
Ascolta su Spotify
Foto: Paolo Ciaberta
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