San Valentino

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“Sabato 14 febbraio 2004, Residence Le Rose, lungomare di Rimini. Appartamento La Mimosa D5, ventotto metri quadrati, soppalcati, 55 euro a notte con colazione. La stanza è chiusa dall’interno, il passe-partout non serve a niente, la porta l’hai ostruita per bene tu, per terra, tra le altre cose, hai scaraventato un microonde che la blocca completamente. Le tende sono abbassate, il riscaldamento a palla come tuo solito, si muore di caldo ma tu hai freddo.
Ieri hai mangiato un’omelette, ci sono i resti dell’involucro di alluminio per terra. Te l’ha portata di persona il ristoratore qui sotto, Oliver, è un tuo tifoso, quando ha saputo chi gliel’aveva ordinata non ha sentito ragioni, ha voluto per forza salire lui al quinto piano a portartela. Voleva chiederti un autografo, scambiare quattro chiacchiere, magari provare a tirarti su di morale che gli han detto che non è un gran periodo questo per te.
Non l’hai fatto entrare, l’hai guardato negli occhi attraverso lo spiraglio lasciato aperto dalla porta, mentre lui ti ricordava chi eri. Troppo complicato spiegargli che ora non sei più quello lì.
Per interrompere in fretta quell’imbarazzo, hai cercato i soldi in tasca, “Ma cosa fa signor Pantani? È tutto offerto, ci mancherebbe altro!”.
Hai sorriso, gli hai dato una pacca sulle spalle e l’hai congedato.
Poi la porta si è chiusa, piano piano e con dolcezza. Senza far troppo rumore, che quasi non ce ne siamo accorti, ci hai lasciati tutti fuori. A tripla mandata.
Crapone che non sei altro.
Il rumore del mare oggi è più forte del solito, le onde si mangiano la spiaggia di Rimini come una fetta di torta troppo buona per lasciarla lì. Qualcuno, stamattina, ha trovato un berretto per terra nel cortile dell’Hotel Le Rose, l’hanno riconsegnato subito in portineria. Si dice sia tuo, l’avevi gettato qualche giorno fa dal balcone della tua stanza. Chissà perché, chissà cosa credevi di fare”.

Da “Il Cocciuto: Marco Pantani” – Il Carattere del ciclista UTET 2016

(foto: Paolo Ciaberta)