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febbraio 14

Dio, che sete!

14 febbraio 2004, Marco Pantani viene ritrovato morto in un miniappartamento del residence Le Rose di Rimini. Si era barricato da dentro. Di quel giorno si è detto e scritto tanto, forse troppo. Io ho provato a farlo parlare in prima persona nel mio libro “Gli Italiani al Tour de France” (Utet 2018), ripercorrendo la sua ultima grande impresa, Courchevel 2000.

febbraio 14

Quindici

“Armstrong, mi dicono, è rimasto piantato sui pedali, che gioia. Mentre mi alzo fuori sella, sono tutti attoniti, mi guardano come venissi da un altro pianeta. Lo stesso dove ero due anni fa, il Galibier. Sono tornato, maledetti, cosa credevate?” . Marco Pantani è morto 15 anni fa oggi. Per ricordarlo un breve estratto dal mio ultimo libro “Gli italiani al Tour de France”

febbraio 14

Addirittura!

Qualche settimana fa avevo letto su La Gazzetta dello Sport che Pantani si stava disintossicando in una clinica nel padovano. Ero rimasto stupito da quella notizia, seminascosta per altro nelle pagine interne del quotidiano: disintossicando da che? Non sapevo che Marco fosse arrivato a tal punto, tantomeno che avesse bisogno di una clinica per uscirne. […]

febbraio 14

San Valentino

Per interrompere in fretta quell’imbarazzo, hai cercato i soldi in tasca, “Ma cosa fa signor Pantani? È tutto offerto, ci mancherebbe altro!”.
Hai sorriso, gli hai dato una pacca sulle spalle e l’hai congedato.
Poi la porta si è chiusa, piano piano e con dolcezza. Senza far troppo rumore, che quasi non ce ne siamo accorti, ci hai lasciati tutti fuori. A tripla mandata.
Crapone che non sei altro.

settembre 29

La 25esima ora di Marco Pantani.

Marco Pantani era un magnifico “cocciuto”. Stupendo finché ha vinto, pasolinianamente tragico quando ha cominciato a perdere. Da “Il carattere del ciclista” due o tre sassolini nelle scarpe che gli ho voluto far togliere.

Favole al telefono.

Sono passati 10 anni. E parlare di Pantani è già diventato un inutile esercizio retorico. Pantani è stato un mito, una rock star, un omino piccolo che ha fatto ingigantire nove milioni di Italiani. Parlare di Pantani è come parlare di Coppi. Tanto vale non farlo. E allora perché lo faccio? Non lo so, e il […]

Cese-nautico.

E dopo 3 anni di caldo africano, la Novecolli ci regalò l’acqua. E io nuotai solo per un po’. Causa una testa, la mia, in apnea permanente. le avvisaglie c’eran già state i giorni prima (terremoti inclusi). Ma state a sentire. Questa è la storia di un weekend a base di acqua, incertezze e decisioni […]

Freddo porco.

Freddo porco, gelo, la Randowinter di Nerviano che salta per condizioni meteo avverse. E le previsioni che annunciano il colpo gobbo dell’inverno. Che bellezza, eh? Il tutto dopo un dicembre e gennaio eccellenti. Con punte primaverili di 20 gradi Celsius il 3 gennaio, lungo l’Aurelia ligure, senza guanti e braghe corte, che ti avevan fatto […]

Un anno nel sacco.

La partita più importante è sempre la prossima. (José Mourinho) Non sono di quei ciclisti che si segnano il numero esatto di km fatti nell’arco dell’anno. Non mi interessano le migliaia di metri di dislivello scalati, il numero preciso dei duemilametri conquistati, ecc, ecc. Troppo ingegneristico. E poi, volete mettere settare la funzione sul garmin, […]