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Che il diavolo mi porti.
Il bacio del diavolo, anzi di Giuda è arrivato.
E io lo sapevo.
Lo spaveo, lo sapevo, lo sapevo.
Tutta colpa di una sgambata del sabato mattina lungo i canali del naviglio, laddove Boffalora piega verso Turbigo. Tra chiatte, boschi e ciclisti in pieno assetto da battaglia autunnale.
Io e il Pitone, come ai vecchi tempi.
“Mi sono iscritto alla Sportful” – fa lui.
“Ah, bene” – faccio io
e aggiungo: “io no: sai, ho già Maratona, Marmotte nel giro di una settimana, non posso esagerare…”
“Ah” – fa lui – “…come sei ragionevole”
Due ore dopo, mi sono iscritto alla Sportful.
Questo è uno sport che non si può fare in maniera “ragionevole”. Ogni volta che sentirò la parola “ragionevole” aleggiare attorno al mio pacco pignoni, le darò un colpetto per allontanarla gentilmente. Nel caso restasse, la scanserò a male parole.
Non c’è niente di ragionevole in quello che facciamo ogni maledetta domenica. Non c’è mai stato.
Non c’è quando ti alzi alle 4 del mattino a Cesenatico, non c’è quando ti alzi alle 4 e tre quarti a Corvara. Non c’è se metti a repentaglio l’equilibrio emotivo di una famiglia quando escono i sorteggiati alla Ötztaler Radmarathon.
Non può esserci niente di ragionevole quando a ottobre prenoti un residence per luglio, in cima all’Alpe d’Huez per andare a fare 180 km e 5200 m. di dislivello. E poi sciropparti 400 km in automobile, dei quali, la metà, magari, in coda.
Non contempla la parola “ragionevole” chi si comporta come te, che metti in cantina dei rulli Tax Satori e scendi in mezzo a bottiglie di barbera con una calzamaglia da transessuale e sudi come un suino, gemendo in silenzio, sospeso da terra di qualche centimetro e sotto a te un lago di liquidi s’ingrossa in una pozza melmosa. Ma tu, tu, lungi dall’esser “ragionevole” ti senti Lance Armstrong nella galleria del vento.
Che ci può mai esser di “ragionevole” nell’avere in casa una media di 3 riviste di ciclismo in ogni locale: dal cesso, alla cameretta dei bambini, passando per lo sgabuzzino?
Non c’è nulla di neanche lontanamente “ragionevole” quando decidi di mettere davanti il seguente calendario di 3 (ho detto: 3, ripetete insieme a me) settimane:
– domenica 17 giugno 2012 Granfondo Sportful, Feltre (220 km, 5.500 m. dsl)
– domenica 1 luglio 2012 Maratona dles Dolomites, La Villa in Badia (138 km, 4190 m. dsl)
– sabato 7 luglio 2012, La Marmotte, Bourg d’Osians (178 km, 5.300 m. dsl).
No, fidatevi, non v’è nulla di fottutamente ragionevole in questa malattia endemica e inestirpabile.
E allora sia: andiamo a Feltre.
Padre, perdoni.
Amen.