All’Ötztaler si pedala un’intera giornata tra valli dove i fiumi scorrono impetuosi e le montagne, tutte o quasi sopra i duemila metri, raccontano di nevicate fitte anche d’estate e di musi lunghi scavati dal freddo. Luoghi dove, forse, solo gli uomini dell’età del Rame o, in epoca più recente, i contrabbandieri, sapevano davvero come fare a sopravvivere. dalla passione per la bicicletta e per il superamento dei propri limiti fisici. Una prova di endurance che non ha eguali in Europa. 238 chilometri e 5.500 metri di dislivello: dieci o dodici ore di bicicletta almeno. Per i meno allenati anche di più.
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La Gara – Puntata 1
posted by giaco72
Le nubi basse avvolgono il bosco che risale verso Vent e Obergurlg, e poi su e ancora più su fino al Timmesjoch, il passo Rombo, a 2500 metri di quota. I tetti delle baite e degli chalet sbucano qua e là come apparizioni lillipuziane. I campanili a cipolla delle chiese tirolesi sembrano funghi spuntati durante la notte. Lo sbuffare dei camini, già accesi per via delle basse temperature, si confonde con quello della coltre grigia e carica d’acqua, trasformando il paesaggio in uno scenario onirico. Le cabine della funivia che sale verso il ghiacciaio Rottenbach, a più di tremila metri do quota, si perdono nel nulla solforoso. Alle sei è prevista la conferenza stampa per i giornalisti proprio lì in cima: dovrei andarci, ma onestamente ne ho poca voglia.
L’esperto di sogni.
posted by giaco72
Il mio psico-racconto dall’ultima Ötztaler Raadmaraton.
Ernst Lorenzi è un uomo non tanto alto, robusto e con i capelli in perenne disordine.
Me lo presentano alla Freizeit Arena – l’arena del ghiaccio di Sölden, dove si ritirano i pettorali – , mi chiede di cosa scrivo, glielo racconto. Sembra incuriosito: “Il carattere di un ciclista?? Cosa è?”.
Sölden Calling
posted by giaco72
Di cosa sto palrando? Beh, per chi mi conosce bene e soprattutto ha letto il mio primo libro “Ma chi te lo fa fare?” (Fabbri 2014) questa domanda dovrebbe risuonare quantomeno retorica. Per tutti gli altri, significa che sto parlando della mitica Ötztaler. La granfodno di ciclismo più dura d’Europa: 238 km e 5.500 metri di dislivello positivo. Andiamo a conoscerla assieme. Venite, vi porto per mano.
Sölden Fairy Tail – Episode 1
posted by giaco72
La scena è più o meno questa. Dopo aver raggiunto al buio la linea di partenza, Io, Giovanni e Mario ci disponiamo in silenzio davanti alla stazione della funivia. Ci guardiamo attorno circospetti, manco dovessimo rapinarla. Là in mezzo, da qualche parte, ci sono anche Daniele e Luca, i fratellini Shleck da Cernusco. Siamo tutti qui, davanti alle cabine che conducono […]
Freddo porco.
posted by giaco72
Freddo porco, gelo, la Randowinter di Nerviano che salta per condizioni meteo avverse. E le previsioni che annunciano il colpo gobbo dell’inverno. Che bellezza, eh? Il tutto dopo un dicembre e gennaio eccellenti. Con punte primaverili di 20 gradi Celsius il 3 gennaio, lungo l’Aurelia ligure, senza guanti e braghe corte, che ti avevan fatto […]
Che il diavolo mi porti.
posted by giaco72
Il bacio del diavolo, anzi di Giuda è arrivato. E io lo sapevo. Lo spaveo, lo sapevo, lo sapevo. Tutta colpa di una sgambata del sabato mattina lungo i canali del naviglio, laddove Boffalora piega verso Turbigo. Tra chiatte, boschi e ciclisti in pieno assetto da battaglia autunnale. Io e il Pitone, come ai vecchi […]
Dopo il Traum, il Rêve.
posted by giaco72
Non c’è il due senza il Traum, ovvero non c’è un sogno senza il secondo. Il secondo “Traum” nulla ha da invidiare al primo. Porta il nome di un animale molto buffo. E ha in seno una storia lunga una vita. Ascoltate, o fedeli, perché ci addentriamo in quell’area della memoria personale che sconfina con […]