Diego Armando Maratona.

Intervista semiseria al ciclistapericoloso. El Pibe de Corvara.

Ciclistapericoloso, siamo agli sgoccioli: tra due giorni (domenica 10 luglio) si corre la venticinquesima Maratona dles Dolomites, la “sua” gara. Lei è definito da molti “El Pibe de Corvara”. Quali le sue sensazioni a quarantotto ore dallo start?

Come sempre, meravigliose. I Monti Pallidi, il fresco delle valli Ladine, lo strudel, i kanederli….

No, ci perdoni, intendevamo in un altro senso: come si sente Lei?

Ah, dice Io-Io. Mo’ ho capito…
Allora, faccio il serio.

Ecco, bravo.

Quest’anno ho fatto bene sia alla Novecolli che alla Giordana. La preparazione invernale è stata accurata, l’alimentazione studiata punto per punto. Gli ultimi allenamenti, in altura, ben calibrati. Diciamo che mi sento bene. Certo però che i canederli…

La smetta, per cortesia. L’abbinata Giordana-Maratona è riuscita solo a pochi, vorrà  mica entrare nel mito…

Sono due grandi giri con tanta salita e poco tempo per recuperare in mezzo, è vero. Ma io sono scienza, mica fantascienza. Anzi, ora che ci penso forse è meglio il contrario. Sono fantascienza, mica scienza. Eccheccazzo.

Non sia volgare…

Giusto. Scusi. Dicevamo?
Ah, già. È stata una stagione lunga, sono stanco, ma la determinazione e la voglia di fare sono a mille. Diciamo che occorrerà stare nella pancia del gruppo per i primi chilometri, quelli del Sella Ronda, non tentare inutili allunghi sulle rampe del Campolongo. E poi dare tutto sul Giau. La vera chiave della gara.

Pordoi, Sella, Giau: quale teme di più?

Nessuna, presa singolarmente, è impossibile. Ma se devo dirne una, dico Colle Santa Lucia: 2 km improvvisi, quando hai già la testa al Giau. Una strappo psicologicamente imprevisto, posto a metà gara, che darà del filo da torcere a molti.

E i suoi avversari?

Me stesso, la fatica, la salita.

Eh,  buonanotte. E il Pitone?

Il Pitone è un amico. Siamo compagni di squadra. Non potrei picchiarlo nemmeno con un 34.

Non ci crediamo Ma passiamo oltre.
Più dura Maradona o Giordana?

Ripeto: sono due grandi giri, ambire e a conquistarli entrambi nella stessa stagione è già dura. Confronti sono difficili. La Giordana prevede due mostri sacri, in grado di far selezione da soli. Gavia e Mortirolo. Ne basterebbe uno solo a rendere duro il giro: pensi che il Gavia, da Edolo, diventa una salita di 2000 m di dislivello! E il Mortirolo… beh, è fuori categoria. Ho visto più gente con il piede lì che in un parcheggio per bici. Senza contare che La Giordana è  durissima anche sotto il profilo altimetrico: si passa nel giro di qualche ora da 400 a 2.600 m. di altitudine, per poi tornare a 400. I muscoli e il fisico ne risentono. La Maratona, invence, è tutta in quota: si gioca tra i 1500 e i 2000, su per giù.
In più, ha un tracciato completamente diverso, in cui è il dislivello complessivo (superiore a quello della Giordana) e il numero di salite a renderla logorante. Occorre sapersi gestire. Nessuna salita è impossibile. Ma prese tutte assieme, possono far male.
Insomma: sono due giri durissimi per scalatori puri,eppure diversissime tra loro.

Come è diplomatico…Senta piuttosto: la stanchezza, accumulata durante la stagione (Novecolli percorso lungo, Giordana nemmeno due settimane fa, con Gavia e Mortirolo) comincerà a farsi sentire, non crede?

Oh, ma siete qui a portare sfiga o a intervistarmi?!
E poi la fatica: un ciclistapericoloso deve imparare a non sentirla! A seguire la “forza”.

Prego?

Sì, la “forza”, Ioda, i cavalieri Jedi e tutta quella roba lì. Non è mica diverso andare in bici dal brandire una spada laser, sa?

No, non sapevo. Ma non ne dubito: per fare 3.600 m. e 4.200 m. di dislivello nel giro di due settimane, proprio a posto non si deve essere, non ne conviene?

Io no. Mia moglie, probabilmente, sì.

Senta, bando alle ciance: a Corvara chi arriverà per primo?

Facciamo così: domenica mattina accenda la tv, si sintonizzi su rai 3 e guardi. Vedrà che per capire chi vince le basterà guardare i tornanti che salgono sul Pordoi: un serpentone colorato di mille maglie e caschi. Cavalieri Jedi. Chi non c’è, non sa cosa si perde.

Ah, dunque siete anche il televisione?

Eccerto. E ci saran pure Cipollini, Ravanelli, Linus e Yuri Keki. Lo sapeva?