Figlio di un ferroviere bretone, aria burbera, fisico tracagnotto e muscoloso, il francese Hinault vinse ben 5 Tour de France, come solo i più grandi di sempre. Potremmo considerarlo, a tutti gli effetti, l’eroe per eccellenza di ogni concorrete dell’Ötztaler.
E tutto ciò è riconducibile a un fatto, a un episodio legato a un capo di abbigliamento, divenuto ben presto un’icona del ciclismo. Un passamontagna di lana rosso.
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L’esperto di sogni.
posted by giaco72
Il mio psico-racconto dall’ultima Ötztaler Raadmaraton.
Ernst Lorenzi è un uomo non tanto alto, robusto e con i capelli in perenne disordine.
Me lo presentano alla Freizeit Arena – l’arena del ghiaccio di Sölden, dove si ritirano i pettorali – , mi chiede di cosa scrivo, glielo racconto. Sembra incuriosito: “Il carattere di un ciclista?? Cosa è?”.
Sölden Calling
posted by giaco72
Di cosa sto palrando? Beh, per chi mi conosce bene e soprattutto ha letto il mio primo libro “Ma chi te lo fa fare?” (Fabbri 2014) questa domanda dovrebbe risuonare quantomeno retorica. Per tutti gli altri, significa che sto parlando della mitica Ötztaler. La granfodno di ciclismo più dura d’Europa: 238 km e 5.500 metri di dislivello positivo. Andiamo a conoscerla assieme. Venite, vi porto per mano.
Sölden Fairy Tail – Episode 3.
posted by giaco72
Questa è la storia della montagna più pazza che abbia mai scalato.
Sono andato al cinema settimana scorsa, con i miei due figli abbiamo visto “Everest”. Si chiamava così, ma per me il titolo era “Timmelsjoch”. E l’ho guardato tutto sotto questa lente. Mi ha parlato di quella montagna, del suo fascino bello e impossibile e del bisogno, irrinunciabile quanto inspiegabile ai più, di scalarla.