Busy rider.

I went out for a ride today.

Sono un ciclista impegnato ultimamente.
Non trovo un buco di tempo, che sia uno, per darmi alla pedivella.
Sto sottraendo pause e pensieri alla mia passione. Occorre riparare.
Complice la stagione che si chiude,  ho santificato poco tempo al pignone. Padre perdoni.
Epperò, ogni santa uscita porta con sé il risveglio di emozioni primarie. Come quella dei primi freddi nei capelli, del vento sotto pelle, del ronzio continuo di una catena che scorre limpida sotto i tuoi piedi. Come i comignoli fumanti delle valli bresciane. E allora, anche se esco poco, state a sentire, che ne val sempre la pena.
Halloween d’acqua pura. Diluvio universale sulla piana padana.
Niente panico: il pericoloso si dà al sabato. Dose non sufficiente, a dir la verità, a entrare in paradiso. Ma comunque dose, dose degna di un cristiano pedalante.
Già, perché si dà il caso che il dislivello mancava. E mancava da tanto. Erano quindici giorni che non si impennava il copertoncino, che il Rox non faceva ballare l’inclinometro, che i pignoni non deragliavano come Dio comanda.
Un sabato di salite gardesane, per la precisione. E nuovamente, come tre settimane fa, di splendidi colori autunnali. C’è ancora il rosso, forse ancor più vivo, c’è persino il viola, qua e là. E poi, poi ci sono l’arancione, il giallo, certo. E anche il verde. Ma la montagna, mentre sali ti appare come un arlecchino piantumato: colori di tutti i tipi, uno accanto all’altro. Il verde passa in secondo, terzo piano.
L’aria è frizzante, ma ancora non fredda. Si oscilla tra gli 8 e i 13 gradi. Si sta ancora bene, in questo autunno gardesano.
Qui mi sento a casa, tanto che in discesa scambio la leva del cambio per quella del freno. Attimi di panico. Per fortuna, riparati in fretta da un rapido colpo reattivo che raddrizza sterzo e attenzione. Non sono ancora abituato ai guanti. La sensibilità non è perfetta e nemmeno il “grip”.
Si sale a Navazzo e si sale a Muslone, si provano allunghi in solitaria lungo la riviera fino Manerba.
Si rientra che si son fatte nemmeno 4 ore. Eppure il piacere è soddisfatto. Il Garda un’altra volta domato. La fame di endorfine scongiurata.
Fino alla prossima volta.
Saluti dal vostro ciclista, al momento impegnato, preferito.

Totale distanza: 89,4 km
Dislivello: 1.379 m.
V/M: 25,4 km/h
Rpm M/max: 86-127