L’autunno racconta.

Storie di polvere, asfalto e foglie secche.

C’è il profumo dei falò mattutini, le stoppie bruciate al primo, timido sole del giorno. C’è l’aria frizzante: sono le 8 e ci sono 8 gradi. Ci sono i sottoguanti Assos – dimenticati sotto l’afa estiva – a far d’alfieri. C’è il rosso acceso dell’edera sulle case, bellissimo, incomparabile al verde. C’è un cielo azzurro fa far venire i brividi. Ci sono due SIDI Ergo Carbon, infilate in due pedali Keo.
Tacchette alla mano, è ora di menare il cinquanta.
È l’autunno, baby, e la pedivella si frusta ancora che è un piacere.  Siamo sul Garda, il traffico agostano un buffo ricordo dimenticato. Diciamo che non manca proprio niente.
Ah, no, scusate: manca lui. Il Pericoloso. Il proprietario dei piedi nelle SIDI, delle mani nei sottoguanti. Intirizzito ai primi rigori autunnali.
La strada lo inghiotte. Mena per bene, accresce ritmo e battiti. Avanza come un cavaliere del secchio, verso non si sa dove.
La faccia contenta come quella di un infante inebetito. Lo sguardo assente, sognante, in un altrove. Già, chissà dove.
È la bdc, droga sopraffina, baby.
Roba pesante, da farcisi ogni maledetta domenica. Feste comandate incluse.
Il pericoloso sale a Navazzo, la salita di casa. Tira dritto per Costa, si posa come una farfalla, tra boschi e cascine. Odore umido di pini e cipressi, castagne e funghi.
La strada sdrucciolevole, il bitume irregolare.
Si piega poi in discesa, mantellina sbatacchiante indosso. Nera, come neri sono i pantaloncini, ancora avventurosamente corti, e nera la bicicletta, una Cinelli Estrada.  Sono i colori pericolosi, baby.
Acqua di fonte, breve sosta, cibarie consumate con sguardo rivolto ai monti. Cielo sempre terso e azzurro intenso.
La salita finale è Muslone, vi si giunge in vetta con le campane che suonano. E un sole alto in cielo. Dopo il freddo intirizzito, si riprende, un poco, a sudare.
Il rientro è un piacere fatto di ritmo vorticoso lungo il lago, con il vento in faccia e il motore delle caviglie mulinanti sempre acceso.
Ah, il Garda d’autunno. Si fottano – per questa volta – gli altri laghi.

Totale distanza: 106 km
Dislivello: 1.703 m.
Tempo: 4:23:00
V/M: 24,3  km/h