Zinga-rapha.

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Ovverosia Zingarata in salsa Rapha.
Fuga a due da tutto e tutti, anzi a quattro (due uomini e due belve da dislivello nere lucide). Praticamente un puttan-tour.
E zingarata in pieno sitle Rapha. Con sveglia alle 5 e mezza della domenica. Albedo assonnata e rutilante di gioia. Leggero e musicale tacchettatare di tacchette sull’asfalto, belve estratte del baule e montate di ruota anteriore in quel di Como. Attorno, solo il silenzio di una domenica mattina che promette bene. Una domenica come un mercoledì da leoni. Del dislivello.
I due silenti indossano casco, allacciano le Sidi Ergo Carbon 2, nere, le agganciano al pedale, con un sonoro e orgasmico “clac” e via. Addentano l’asfalto, tra la bruma delle sette del mattino. 8 gradi appena.
Planano, ignari dell’inferno che stanno andando a scatenare di lì a pochi chilometri, sul lungolago di Como. Tra viuzze addormentate e piazzette con le sedie dei caffè ancora accatastate in attesa del giorno pieno, si dirigono verso un serie di tornanti stretti e repentini. Che dal centro cittadino e dalle case fitte che progressivamente si diradano, conducono all’interno di un bosco fatato. Si sale a buon ritmo, la gamba gira. L’atmosfera è completamente Rapha. I due cavalieri oscuri agguantano la vetta del Rifugio Cao, poco sopra Brunate, poco sotto i mille metri d’altezza e, come per magia, si fanno in tre.
La discesa è secca e procede veloce. Subito a seguire il lungolago lariano. Meta: Nesso.
Saliscendi con il sole che ormai fa capolino stabile. Drappelli di ciclisti che si fan sempre più insistenti chiamando alla fuga e all’allungo.
Fino a Nesso. Nuovo dislivello aspetta i tre.
13 km di ascesa per quasi mille metri di dislivello. Prima tra boschi fitti, poi più aperta, in un piccolo paradiso del verde. Dagli strapiombi del lago al paesaggio montano delle prealpi lombarde. Pian del Tivano è questo. Piccolo preludio alla vetta. Si torna a salire, pendenze più aspre, asfalto rovinato, atmosfera Rapha e zingara all’ennesima potenza. Ed ecco la vetta della Colma di Sormano, a 1124 m. sul livello dei sogni.
Tempo personale d’ascesa: 00:56′.
Ci si aspetta, ci si nutre, si indossa mantelline nere e sottili come carta velina. La discesa in treno a tre fino a Maglio. Ove si risale a ritroso, riagguantando la Colma dall’altro versante.
Discesa mozzafiato finale su Nesso, tra conche d’acqua nera e un’esplosione di verde intenso. Il giorno è nel pieno del suo splendore.
I cavalieri, rifattisi due, tornano lesti alla base, con gli occhi lucidi e il dislivello nel sacco.
Sporchi, stanchi, sfatti, ma felici. Come zingari rapha.

Totale distanza: 107 km
Dislivello: 2.854 m.
V/m: 21,4
Rmp: 81-153
Salite: Brunate, Colma di Sormano (da Nesso), Colma di Sormano (da Maglio)