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Già là.
Ho appena finito di farla. Ho appena portato a termine la mia impresa più grande. E già sono là di nuovo.
O mia bella Maratona che te brilet’ de luntan, tuta dora e minga tropp’ piscinina…
Che strano effetto, ragazzi. Sapeste che tumulto nell’animo. E’ lontanto il 10 luglio. E’ dietro l’angolo il primo salto in lungo mai fatto, il 4 luglio scorso. Ma è già negli occhi un’altra volta la silhouette raggiante e hegeliana del Nuvolau. Il Giau e i suoi over 10%. Fa effetto sapere già che ci andrai un’altra volta a prenderteli.
Un brivido ti corre lungo la schiena. Ti fa dimenticare quest’aria fredda e nebbiosa che incombe su Milano. Ti fa pensare al lampo che ti porterà a parlare in ladino in men che non si dica. Alle migliaia di chilometri e alle decine di migliaia di metri di dislivello che ti separano da qui al 10 luglio. I weekend cadenzati da un programma che si chiama sogno.
Inutile, questa qua è la mia droga. Non chiedo altro.
PS: ah, dimenticavo, quest’anno, la delegazione in Alta Badia della Caffè Nero Bollente – Squadra Corse, al momento composta di 2 membri, potrebbe allargarsi a 4. Sempre che i gelati e i l’ATM portino fortuna al sorteggione in sala mensa. La base, dopo le precedenti La Villa e San Cassiano, quest’anno, sarà Badia. Aggrappati stretti al Maratona Village. Fanculo tutto, che bello.