Wash away the rain.

Lavate via le fatiche dell'inverno. Spring is coming.

È ufficiale: la primavera parte da questo weekend.
Dopo otto ore consecutive di camera dei ministri, finalmente il DDL è stato approvato: da domenica 14 marzo, la Primavera può partire. Protesta l’Italia dei Geloni. Lancio di palle di neve e gavettoni di galaverna contro il senatore a vita Termometro sopra lo zero.
Sole, vi rendete conto? Sole.
In sole 24 ore, il sole.
Ieri a quest’ora nevicava. Oggi freme una palla gialla in mezzo al blu. Di una Milano nervosa, isterica, itterica. Gialla per definizione. Anzi, di più: cianotica per  plebiscito popolare.
Oggi ho inforcato i piedi nelle gabbiette della mia fixed gear e ho onorato i consueti 6 km per guadagnare il luogo di lavoro.
Ma l’umore era diverso: ogni rpm – per altro non segnalata: la suddetta bici è priva di ciclocomputerino – era un pensiero positivo. Ogni scatto sui pedali – ne faccio diversi, tra la 94 e il 14, tra una lastra di pavé e una rotiaia assassina – nutriva la mia cervice di endorfine purissime. Arrivo al lavoro drogato. In stato preoccupante.
Mi piazzo davanti al mac, e alzo la tendina: questa giornata la voglio guardare tutto il giorno. È arrivata la primavera. Lo sento. Lo so.
Ieri i primi messaggi di posta elettronica, le prime telefonate da delirio organizzativo, i primi mega-progetti di dislivello serio. Nicko che proponeva improbabili giri di 16o km, con Colma, Ghisallo, Super Ghisallo, Alpe del viceré, Pian dei Resinelli, Valcava, Muro di Sormano, di nuovo Colma di Sormano.
È primavera. Ragazzi, è primavera. Gioca brutti scherzi.
Stavolta ci siamo per davvero: il meteo promette weekend degno di tal nome. Le gambe ballano nel letto al mattino. Il cuore è pronto a pompare. Ieri chiuso in cantina, sotto la neve. Oggi pronto a mulinare all’unisono con il polpaccio sul bitume lombardo.
Manca un mese e mezzo al primo sparo. 25 aprile, Bergamo, Granfondo Felice Gimondi, cicruito del Prestigio 2010.
Ci sono in ballo Selvino, Forcella di Bura, salite mai fatte. Salite che sanno di polenta, bitto e gnari.
Domenica c’è in programma il primo allenamento serio, con comitiva che promette d’esser copiosa. Giovanni da Sesto; Nicko, l’uomo che sussurrava ai dislivelli; Mario, la tarantola del Gratosoglio; più altri loschi figuri dalla pedivella facile.
In questo momento, leggo blog fraterni: tutti intrisi di primavera e propositi battaglieri. Sento il loro cuore vicino.
Dai, ragazzi, stavolta ci siamo davvero. E il Record ha voglia di infiammare la Brianza.
Nel frattempo, gli ormoni marzolini hanno partorito il seguente programma, con data sabato 10 aprile: Ghisallo con varie ed eventuali. Partenza col buio. Arrivo con la luce. Negli occhi.
Un minimo di 140 km, a variare a seconda del dislivello complessivo.
Wash away the rain. La pedivella rifiorisce.

(fonte immagine: http://www.rapha.cc)