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Domenica vado di corsa.

26 aprile 2009. In griglia.
Riepilogo: Giro dei 3 Laghi, trofeo Carrera. Salò, ore 8:00. 137 km, 1.800 m. dsl. Un anno fa, la prima gran fondo del ciclista pericoloso: resoconto dettagliato qui.
Partenza lungo il lago, 16 km tirati, da fare in gruppo (non come l’anno scorso, dove partii con il 34 “per scaldarmi”, non dico altro). Poi a Gargnano, ascesa per Navazzo. Dunque Valvestino: 11 km sempre in ombra, tutto il giorno, temperatura che può scendere anche di 7-8 gradi rispetto al Garda. Poi seconda ascesa: Moerna. 7 km, punte del 13%. Dunque GPM di Capovalle, e discesa, 12 km, fino al lago d’Idro. Poi statale del Caffaro, fino a Nozza, dunque nuova ascesa alla Madonna della Neve, 2,5 km durissimi, dopo oltre 80 di corsa. Indi, gran finale in saliscendi sulle colline moreniche della Valtenesi e arrivo di gran carriera a Salò, località Cunettone.
3 i ristori sul percorso, pare. L’anno scorso ne ricordo solo 2. Effettivamente eran pochi.
Non ho intenzione di riempirmi le tasche come un cammello come l’anno scorso. Sfrutterò le pietanze gentilmente offerte sul tracciato.
Incubo vestiario, che significa incubo meteo. Tutto incertissimo. Caldo pare sia l’unica parola ufficialmente cancellata. Peccato. Ci arrangeremo.
Sono pronto. Mi sono allenato bene. Compatibilmente con il tempo a disposizione, ho fatto uscite proficue e continue. Ieri mattina, per esempio: dalle 7 alle 9, pre-ufficio, 55 km, pianura con folli sfr sul cavalcavia di Cernusco sul Naviglio, lungo la Martesana. I passanti attoniti.
Stamattina, invece, preparazione spirituale. Due chiacchiere con il mio personal-guru filosofico. Il mentore di Caleppio. Lo sciamano lisergico del mio immaginario a pedali.Antonio Colombo, il patron Cinelli. Il papà della mia bambina. Tra un biscotto e una foto di Keith Richards, parliamo di tutto: tranquilli, a tempo debito un dettagliato resoconto.
Pronti per il lancio.