Ciclista pericoloso incontra Ciclista per caso.

Un uomo da 3000 m.

Un uomo da 3000 m.

Il neofita.

Il neofita.

“Mr. Pericoloso, I suppose”. 
Eh già. In carne ed ossa.
Pericolosissimo incontro ravvicinato in quel di Perego. Mentre mi lancio a tutta giù dalla Sirtori, e con la coda dell’occhio vedo la pericolosa truppa dell’Argentia (nota squadra gorognzolese, che trasuda Adda e Brianza da tutti i pori), mi sento inequivocabilmente appellare. E’ Roberto. Il ciclista per caso, quello che “Dalla Matesana alle Alpi”: ovvero colui che la bicicletta ha potuto trasformare da tranquillo pendolare dell’hinterland milanese con tessera ATM in cicloamatore veterano con  tessera UDACE. L’uomo più vorace di altimetria che io abbia mai conosciuto. Pantagrueliche abbuffate di dislivello lo hanno portato a scalare l’estate scorsa addirittura un 3.000 metri. Roba da Messner. Giuro: il Pico de Veleta, in terra iberica. 
Bene. Immaginatevi l’onore e lo stupore quando costui, dall’alto delle sue alture,  ha chiamato il sottoscritto e, non solo: è pure tornato indietro, mollando salita, squadra e compagni, per venire a salutarmi e farmi, udite udite, i complimenti di persona. Oggi il ciclista pericoloso si sente orgoglioso. Perché si è sentito dire che ha la stoffa da uno che ce l’ha di sicuro. Non me l’ero mai sentito dire, amici miei. E forse un po’ mi mancava, non so. Forse lo desideravo e basta. E, sentirselo dire da uno come questo personaggio, sul cui sito ho passato ore e ore in ammirazione, vi assicuro, gonfia il petto. Dunque lo ringrazio di cuore e invito tutti i pericolosi lettori a farsi un giro sul suo
sito. Occhio: può indurre in tentazione. E non liberare dal male.
Se avete solo una stilla di fascino per la salita nelle vostre vene, forse, per il bene della vostra vita privata e/o famiglia, è meglio che non andiate a vederlo.
Parola di uno che ormai è in bdc-dipendenza conclamata. 
Tornando a noi: ieri primo “centone” stagionale. E mille metri di dislivello. Bello saliscendi brianzolo come ai bei tempi. In compagnia di amici pericolosi, alcuni aggiuntisi per il Lissolo finale. A salire da Perego, eravamo in dieci. Io e Mario ci siamo guardati con gli occhi luccicanti: “L’avresti mai detto un anno fa?”.
No, non lo avremmo mai detto.
Bene, ora ci siamo e sotto a pedalare. Che i pericoli si avvicinano: Valcava il 29 marzo, giusto per citarne uno. Ieri ci hanno dato dei pazzi per aver solo nominato Valcava in questo momento della stagione. Ma il muro delle streghe e i ripetitori disegnati da Kubrick hanno un richiamo forte. Anche ieri: lungo tutto il percorso mi chiamavano come sirene. Spiegate.
Mi sono voltato più volte: ormai sono stregato. La frittata è fatta.
E poi: mica posso deludere il ciclista per caso.  Parola di ciclista pericoloso. 

Distanza percorsa: 102 km
Dislivello: 1.000 m.  ca. 
Dove: Milano –  Colle Biranza + Giovenzana, da Castello Brianza e ritorno con Lissolo.