I Partigiani perdoneranno.

I Partigiani perdoneranno.

25 aprile 2010, vado di corsa.

Dopo anni di onorata carriera da manifestante, quest’anno, Colle dei Pasta, Colle del Gallo, Selvino, Valtaleggio, Forcella di Bura hanno avuto la meglio.
Ebbene sì: il 25 aprile, la Granfondo Felice Gimondi assaggerà la mia pedivella. Le lande bergamasche avranno pipe per i loro denti. Scatti di pignone per le loro orecchie. La mia nonna comunista si arrabbierà.
Cicliste e ciclisti, 135 km e 1.700 m. di dislivello, 25 aprileBergamo, ore 7:00. La mia festa della Liberazione.
Nella città del buon Felice, che, dicono, mai manca in griglia. Salvo poi andarsela a mangiare la griglia, in trattoria. Annaffiata magari da un buon Valcalepio rosso. Lui.
Noi, invece, sotto a sudare. Su e giù per le valli del Taleggio e dietro la Imagna. Zone che mi dicono esser vieppiù belle. Scintilla che ha messo in moto in me il meccanismo pericoloso dell’iscrizione d’impulso.
Percorso senza salite insidiosissime, o dalle pendenze estreme, ma comunque lungo e nervoso. Degno di una buona preparazione, che di lì a un mese dovrà portare alla successiva 9 Colli e indi, il 4 luglio, al percorso “lungo” della  Maratona.
Il Selvino, l’asperità più insidiosa con i suoi 653 m. di dislivello per un totale di  11 km e una pendenza media attorno al 6%.
E’ il terzo, ma primo in ordine di tempo, appuntamento infilato nel carniere di quest’anno. Mica male. Sono 3 prove del Prestigio cicloturisto, tra l’altro. Me le son scelte bene, sono impegnative e cariche di tradizione. Non sarà facile prepararle. Bisogna darci dentro, cadenzare la preparazione, sacrificare pericolose notti all’altare del rullo. Già da ora. Mulinando gambe e passione per centinaia di km. Nel freddo, nel caldo, nel bene e nel male.
Il tempo stringe già: 3 mesi, poco più, al primo appuntamento. Il dislivello va gradualmente coccolato fino a portarlo al regime dei 1500-2000 ad uscita. Poi, da maggio a luglio, andrà fatto lievitare fino alla vetta, tuttora proibitiva, dei 4.180 m. del lungo della Maratona. Dunque, sotto.
Dai che sono Felice. I Partigiani capiranno.