Guida in stato di ebbrezza.

45 km di endorfina purissima.
Dicesi “Endorfina” (o endorfine) una sostanza chimica di natura organica prodotta dal cervello, dotata di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della mofina e dell’oppio, ma con portata anche più ampia di queste.
Aggiornamenti pericolosi: allenamenti condensati negli interstizi temporali.
Martedì 45 km, pianura, in 1:21′. Media abbastanza buona e pedalata vorticosa. Le sensazioni fisiche sono ottime, anzi, inebrianti.
E’ impagabile il bagno di endorfine in cui ci si bea una volta rientrati da queste uscite-lampo. Ti siedi al computer e sorridi al mondo. Non un problema, non una difficoltà, sei gentile con i colleghi, respiri tutta un’altra aria. Sei in pace con il mondo. Sei nel pieno dell’effetto di una sostanza proibita: la pedalata. Sono questi i momenti in cui meglio capisci che non ne potrai più fare a meno. E’ inquietante come constatazione: hai iniziato due anni fa, così dal nulla, ti dicevi: smetto quando voglio; e invece. Invece eccoti qui: drogato in stato di assuefazione conclamata. Giuro: se non pedalo ogni tot giorni, sto male. Sì, avete capito bene. Fisicamente male. Non mentalmente, non psicologicamente. Fisicamente. Mi fan male le gambe, mi sento irrequieto, la testa pesante, il cuore scalpitante. Devo drogarmi. E sono disposto a qualunque cosa: cambiarmi in uno sgabuzzino, infilare tutto nella borsa, precipitarmi in fretta e furia – gli occhi sbarrati – verso il velocipede di turno. Persino la nuova arrivata, una bicicletta a scatto fisso per gli spostamenti quotidiani in città, va bene. Persino una rapida fuga sul Naviglio di meno di un’ora, in jeans e maglietta. Per tornare allo stato brado. Il drogato ha in testa solo quello, la droga. La sua giornata è scandita meticolosamente in funzione della fantomatica dose. Egli si deve fare. Il ciclista deve pedalare. Non importa come, quando, dove, perché. Lo deve fare. Non conosce ostacoli. Potrebbe fuggire dalle finestre, scavarsi un tunnel, qualora fosse murato vivo.
E più pedala, più deve pedalare. Oddio, che fine che ho fatto.
Animo, o pericolosi: ho poco più di 2 settimane di tempo per preparare la Gf Italia. Sotto,dunque. Che mi sento già in astinenza.
Il menù weekendifero prevede Garda e più km possibili, da solo. Come Lance in stage ad Aspen. Gargnano sarà il mio Colorado.
Pausa pranzo pericolosa, ingredienti:
Totale distanza: 45 km
Tempo: 1:21′