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Abbeverati e contenti.

Bevera e Beverella. Meglio di un grappino.
Ma cosa diavolo è ‘sta Bevera?
Perbacco. Quale grimpeur lombardo non conosce questa salita in tutte le sue declinazioni, Beverella in primis?
Beh, la Bevera altro non è che un torrente. Per conoscere la leggenda della Bevera e della gallina, rimando a queste pagine scritte di mio pugno dal mio precedente blog.
Ieri, i primi 90 km del 2009. La settimana scorsa, contando uscita infrasettimanale e i quotidiani 12 km casa-lavoro-casa, ho fatto ben 200 km. Non male.
Ma andiamo con ordine.
Ieri, partenza ancora ritardata (ore 9:30). Io, il suocero pericoloso, e in quel di Cologno, si aggiunge Nicko. Caffè Nero Bollente a ranghi ridotti. Mario ci raggiunge al Monticello, che noi guadagniamo dopo una sortita, vallonata, alternativa, introdotta per l’occasione dal mentore della Brianza per eccellenza, Nicko 67.
Si inanellano di seguito, Sirtori, as always, e poi si plana su Perego, per prendere in direzione Rovagnate e cicrumnavigare il Colle, senza salirlo. La campagna brianzola nella giornata tersa, ma ancora ghiacciata, dà il suo meglio. Nicko e il nostro preparatore ufficiale arringano la CNB con un dibattito su Castello Brianza, la Bevera e la Beverella. Io e Mario non capiamo una beata mazza.
Ma li seguiamo. Ridendo, ma li seguiamo.
A Castello Brianza, si plana fino a riprendere la Statale che da Lecco risale verso il Monticello.
Ed ecco a voi, pedalatori miei, la Bevera in tutto il suo splendore. Salitella tosta, ma corta. L’ho già affrontata, un anno fa, di ritorno dall’ascesa al Monte Barro, senza sapere che di lei si trattasse. Un paio di tornantini secchi ed ecco la Beverina che si insinua sulla nostra destra. Il suocero- coach me la segnala tentando uno scatto. Lo tengo a distanza. E guadagno la cima del Beverone primo. Si riplana e si risale. Il bello del vallonato. C’è ancora la Cremella, altra salitella corta ma insidiosa, da affrontare. Si passa dunque da Renate e ci si ricongiunge, a velocità smodata con la SP 6 che conduce a Monza, all’altezza di Carate Brianza. Di lì in avanti, un mulinare sufico, gambe come pistoni, contachilometri inchiodato sui 38-40/h fino a Sesto. Breve tratto di Vallassina (quanto odio questo pezzo), Nicko ci saluta e piega a sinistra verso casa. Noi guadagniamo l’urbe in 3 e al bivio su viale Sarca ci salutiamo. Ognuno per la sua strada. Come cavalieri dell’apocalisse.
La Bevera in corpo.
SMS di Pietro delle 16:34 (per l’occasione ha viaggiato solo, con orari diversi): 124 km, perlustrato il tracciato della GF Gianni Bugno.
Quanto siamo pericolosi. Quanto vi amo, belli di papà.
Totale distanza percorsa: 90 km
Dislivello: 800 m.
Tempo: 3:20′
Percorso: vallonato con salite, nell’ordine: Monticello, Sirtori, Bevera, Cremella