Cronaca di una pedalata annebbiata.

Ore 10:00. Naviglio Grande. Canottieri Olona. 
Freddo perso. Le dita, come sempre, vengono meno alla loro funzione neuro-vitale dopo soli 5 minuti 5. Devo fare qualcosa: anche con due paia di guanti, la situazione non migliora. 
Forse dovrei amputarmele prima di montare in sella. O,almeno, dalla prima falange in sù. Zac: taglio netto e via. 
Come non bastasse, una volta usciti da Milano: nebbia. Ma non “nebbia”. Nebbia.
Un muro bianco fumante, da mettere paura. Visibilità: 10 metri. Giuro: 10 metri.
Significa che vedete a mala pena quello che succede davanti a voi una frazione di secondo prima di esserci. Una sensazione irreale. Onirica. Sembra di viaggiare tra pareti che scompaiono un attimo prima di abbatterle. La bici fila, mi aggrappo al manubrio. Siamo un manipolo di quattro anime selvagge. Ma quest’oggi siamo in compagnia: diversi i gruppetti e le anime fumanti che sfidano l’autismo sulfureo di giornata. Siamo tutti matti. Da TSO forzato. Mal comune mezzo gaudio.
Mano mano ci si abitua. Quando incontri qualcuno che proviene nell’altro senso, ne avverti a mala pena la sagoma. Credo di aver visto passare, in successione: Lancillotto, Re Artù e Mago Merlino. Non mi stupirei se arrivati a Magenta, ci trovassimo nel XII secolo D. C.
Ah, piccolo particolare: siamo su una pista ciclabile, non frequentata dalla autombobili. Non oso immaginare come possa essere la situazione per chi pedala tra le auto con dieci metri di visibilità sulla parallela statale (dove solo domenica scorsa ci era capitato di essere, causa impraticabilità per neve della ciclabile).  
 Arriviamo a Magenta, la nebbia si alza come un sipario. Scroscio d’acqua dalle chiuse del Naviglio, pescatori, campi innevati. La giornata si apre e si fa bella per noi. 
Il ritorno filerà via a ritmi pericolosi. In trenino fino a Milano costantemente sopra 30/h di velocità media.  La temperatura s’è alzata, si sta bene, si carbura: quasi quasi faccio un salto in Brianza. 
 
Distanza totale: 76 km (pianura)
Dove: ciclabile Naviglio Grande, Milano – Magenta e ritorno.