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Il negozio pericoloso.
Il ciclista pericoloso passa dal negozio pericoloso in media tre, quattro, cinque volte a settimana. Compulsivamente. Stessa ora, stessa scusa: “tanto passo di lì” (per la cronaca: abita tra gli 8 e i 10 km in linea d’aria). Il suo disturbo incurabile manifesta sintomi evidenti non appena egli si approssima all’isolato: aumento della sudorazione, palpitazione, lingua felpata, stato catatonico, bava alla bocca. Il negozio pericoloso solitamente si trova nel centro cittadino della città ove il ciclista pericoloso dimora. Il negozio pericoloso applica prezzi pericolosissimi, assolutamente spropositati, in grado di inclinare, pesantemente, il già precario bilancio familiare del ciclista pericoloso. Il negozio pericoloso è sorvegliato da un sistema di videocamere modello Fort Konx. Allarme satellitate collegato con la Nasa e i Ris di Parma. Campanello d’avorio satinato, lavorato a mano, all’ingresso.
All’interno: le gioie.
La vetrina lascia trasparire, presagire, annusare, ma non mostra completamente. A prova di bava. Il ciclista pericoloso va lì anche solo per monitorarne, compiaciuto, i cambiamenti minimi, impercettibili. Le gioie vanno da telai in carbonio monoscocca di ultima generazione, a tutine ipertecnologiche, passando per componenetistica assolutamente superflua (quest’ultima, la preferita dal ciclista pericoloso). Gli occhi si fanno piccoli, le pupille si dilatano. La narcolessia lascia il posto alla contemplazione estatica, seguita presto dal trance autistico.
Ho visto guantini mid season Gore che voi umani non potete nemmeno immaginare. Selle integrate al largo di telai monoscocca, pipe da 12 e cannotti reggisella neocarbo; ho visto le selle Ram 2 balenare dietro la curva con attacco integrato Leopard Cinelli, ho visto gruppi Shimano montati con pedivelle Ultratorque, ho visto le Mavic Xirium roteare sui telai XLR8, ho sentito il rumore di un pacco pignoni da 11 velocità, ho provato caschi Swomi con retina antisetti, scarpe SIDI con suola in carbonio e inserti dorati, firmata Bettini, tacchette Keo Carbo con angolatura fissa, variabile, libera; mantelline antivento Pearl Izumi con retina taspirante e inserti in carbonio, pantaloncini Assos con fondello triplo, occhiali Areo con sestupla lente colorata.
Adesso è tempo di comprare.